Michelangelo Buonarroti

Nascita: 6 Marzo, 1475  - Morte: 18 Febbraio, 1564    Collocazione: Sala di Michelangelo e dei fiorentini

Il biografo italiano Giorgio Vasari definì Michelangelo Buonarroti l'apice di tutte le conquiste artistiche dall'inizio del Rinascimento. Vasari era un suo scaltro seguace, e pubblicò la biografia dell'artista all'interno del suo classico Le vite, nel quale coniò il termine Rinascimento, in riferimento all'epoca. Ricordato soprattutto per la pittura, come ad esempio i suoi affreschi nella Cappella Sistina, e per la scultura, come il suo David, Michelangelo fu un perfetto archetipo dell'uomo rinascimentale, perché fu anche architetto, poeta e ingegnere. 

Nato Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni, nel paese di Caprese, in Toscana, la sua prima formazione si svolse presso Domenico Ghirlandaio (1449-1494), pittore fiorentino, e presso lo scultore Bertoldo di Giovanni (1435-1491), un seguace di Donatello (1386-1466). Michelangelo si avvicinò all'importante corte di Lorenzo de' Medici (1449-1492), grande mecenate del Rinascimento. Nel corso degli anni Novanta del Quattrocento, Michelangelo lavorò a Firenze, Venezia e Bologna. Già in questo periodo l'artista creò opere di valore, ma fu nel 1498 che il cardinale francese Jean de Billheres (1400-1499), gli commissionò, a Roma, uno dei suoi capolavori, la statua in marmo della Pietà, un'opera sublime che equilibra gli ideali rinascimentali di bellezza classica e naturalismo. 

Intorno al 1500 Michelangelo tornò a Firenze, e nel 1504 realizzò una delle sue sculture più famose, la statua del David. In origine si trovava in piazza della Signoria, fuori da Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino. La statua è senza dubbio una delle opere più note di tutta la storia dell'arte occidentale, e ora si trova alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Durante questo periodo, Michelangelo dipinse il Tondo Doni, noto anche come Sacra famiglia con san Giovanni Sacra famiglia della Tribuna: venne commissionato in occasione del matrimonio del mercante Angelo Doni e di Maddalena Strozzi, e dal XVII secolo era esposta nella sala nota come Tribuna, alla Galleria degli Uffizi. 

Solo quattro anni dopo, Michelangelo fu chiamato a Roma da papa Giulio II, per realizzare gli affreschi della Cappella Sistina, il suo capolavoro pittorico. Giulio II dovette essere molto persuasivo, per convinvere Michelangelo a farsi carico del lavoro, e l'artista tentò di sfuggire a tale impegno per potersi concentrare sulla scultura. Tuttavia, Giulio II riuscì a farlo tornare, e grazie a ciò Michelangelo realizzò una delle opere più intense mai viste. Su un muro della cappella si trova la famosissima raffigurazione del Giudizio universale, mentre sui soffitti, frutto dell'impresa artistica di Michelangelo, vi è la Genesi, con l'immagine iconica della mano di Dio che dona la vita ad Adamo. 

Per quanto riguarda l'architettura, Michelangelo fu chiamato dalla famiglia Medici a realizzare le loro tombe nella basilica di San Lorenzo, e nel 1520 l'artista iniziò, senza portarla a termine, la Sagrestia Nuova della chiesa. Intorno al 1530 i Medici gli commissionarono un'altra delle sue opere più importanti a Firenze, la Biblioteca Laurenziana, nel chiostro di San Lorenzo. Anche a Roma vi sono importanti opere architettoniche dell'artista, tra cui il progetto, come capo architetto, della cupola della Basilica di San Pietro. 

(Questo testo è adattato da the www.wikipedia.org, disponibile in GNU Free Documentation license.)

 

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